Da piccola collezionavo piume.
Ero attratta dalle loro geometrie, dall’equilibrio che raggiungono cadendo per terra, dalla loro ricerca dell’orizzontalità.
Quel momento, quel preciso momento in cui fluttuando ricercano l’equilibrio dell’orizzontalità, mi affascinava più di qualsiasi altro gioco.
Lo sentivo mio, mi sentivo io.
Cerco (io penso) la bellezza delle cose.
Penso (io credo) che possa presentarsi.
Ma ciò che colpisce, ferisce.
Ed io......... mi credo indistruttibile, mi trovo inaggiustabile.
(Elena Dati, 2014)
"In breve, voglio fare tali progressi che la gente possa dire delle mie opere:
-Sente profondamente, sente con tenerezza-..."
[Van Gogh, Lettera a Theo, 21 luglio 1882]
♡
RispondiEliminaDov'è, dov'è che ho letto che un condannato a morte, un'ora prima dell'esecuzione, diceva o pensava che se gli fosse toccato in qualche modo di dover vivere in un luogo alto, su un dirupo, e su uno spazio così piccolo da poterci stare solo con i due piedi, e con tutt' intorno precipizi, l'Oceano, le tenebre esterne, un'eterna solitudine e un'eterna bufera, e rimanere così, in quel metro quadrato di spazio, tutta la vita, mille anni, in eterno, avrebbe preferito vivere in quelle condizioni piuttosto che morire! Pur di vivere, vivere! Non importa come, ma vivere! Che verità!dio che verità! L'uomo è vigliacco! Ed è vigliacco chi per questa scelta lo ritiene un vigliacco.
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